Vergine Madre, figlia del tuo figlio, 
umile e alta più che creatura, 
termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura 
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore 
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore, 
per lo cui caldo ne l’etterna pace 
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridiana face 
di caritate, e giuso, intra ‘ mortali, 
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali, 
che qual vuol grazia e a te non ricorre 
sua disianza vuol volar sanz’ali.         

La tua benignità non pur soccorre 
a chi domanda, ma molte fiate 
liberamente al dimandar precorre.  

In te misericordia, in te pietate, 
in te magnificenza, in te s’aduna 
quantunque in creatura è di bontate. 

Or questi, che da l’infima lacuna 
de l’universo infin qui ha vedute 
le vite spiritali ad una ad una,  

supplica a te, per grazia, di virtute 
tanto, che possa con li occhi levarsi 
più alto verso l’ultima salute.     

E io, che mai per mio veder non arsi 
più ch’i’ fo per lo suo, tutti miei prieghi 
ti porgo, e priego che non sieno scarsi, 

perché tu ogne nube li disleghi 
di sua mortalità co’ prieghi tuoi, 
sì che ‘l sommo piacer li si dispieghi. 

Ancor ti priego, regina, che puoi 
ciò che tu vuoli, che conservi sani, 
dopo tanto veder, li affetti suoi.    

Vinca tua guardia i movimenti umani: 
vedi Beatrice con quanti beati 
per li miei prieghi ti chiudon le mani

dal Canto XXXIII della Divina Commedia

però ch'i' ne vedea trenta gran palmi

dal loco in giù dov' omo affibbia 'l manto. (inf., c. 31, vv. 65-66)

 

Video 

 
 
 
 
Il passo riporta la stima che Dante propone per l'altezza di Nembrot.
 
30 palmi dalla clavicola (la parte del corpo dove all’epoca si ferma il mantello....) ai piedi sono poco meno di 8 metri!!
 
Chi era il Nembrot dantesco? Il personaggio biblico Nimrod, ritenuto un gigante, la cui superbia ispirò di sfidare Dio con la torre di Babele, secondo una consolidata tradizione medievale.
 
Ma come Dante e gli uomini del suo tempo avrebbero potuto stimare l'altezza di un gigante infernale di abbondanti 30 palmi senza avvicinarsi al mostro e misurare direttamente? 
 
Quasi certamente sapevano farlo, e con discreta precisione, usando il baculo, strumento principe della topografia medievale.
 
Quando riapriremo, venite al Museo Michelangelo di Caserta, e vi faremo provare (gratis!) come si usava!
Il baculo ebbe altri due nomi: in astronomia fu detto "radio", in navigazione fu noto come "balestriglia".
 
Lo strumento astronomico fu descritto dal filosofo ebreo Levi Ben Gerson (Gersonide) intorno al 1330. Nel 1342 il suo trattato astronomico fu tradotto in latino e dedicandolo a papa Clemente VI.
In questa traduzione comparve per la prima volta col nome di "baculum Jacob".
 
Ma Jacob chi? Giacobbe il patriarca biblico? Giacomo maggiore l'apostolo le cui reliquie attiravano a Compostela pellegrini da ogni dove?
E poi perché "bastone di Giacobbe"?

 

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